
Care amiche e cari amici,
finalmente, dopo la lunga pausa dovuta al Covid-19, riprendiamo con ancora maggior lena ed entusiasmo a occuparci del progetto umanitario che ormai da anni mi impegna a Gulu in Nord Uganda e spero con il cuore che tutti voi vogliate fare molto insieme a noi.
L’Uganda, si sa, è uno dei Paesi più poveri al mondo, bellissimo e tragico, massacrato da conflitti interni ventennali e da una povertà che nel distretto di Gulu arriva a essere il doppio rispetto al resto del Paese. In Uganda, come in quasi tutta l’Africa, la mortalità infantile è dovuta a malattie per noi facilmente curabili o prevenibili (malaria, diarrea, infezioni respiratorie e/o intestinali, …), qui rese letali dalla malnutrizione che è responsabile del 30% delle morti infantili sotto i 5 anni.
E allora proprio a Gulu, verso la fine della guerra civile, quando ancora i kalashnikov risuonavano sinistri e dove tutto non esisteva più, ho capito che i miei privilegi non avevano più senso e dovevo condividere. Perché i larghi rassegnati occhi dei bambini erano il mio mal d’Africa. Così nel 2006 io, con le mie forze economiche e con la mia determinazione, ho voluto costruire un ospedale per le emergenze pediatriche, in particolare per i bambini da 0 a 5 anni.

Nel 2011 nasce la collaborazione con Soleterre Onlus. Insieme abbiamo potuto
curare sempre meglio, vaccinare sempre più bambini, ridurre e, ormai, quasi sempre azzerare la mortalità mensile; abbiamo apportato importanti interventi strutturali al Raffaella Children’s Hospital, abbiamo fornito strumentazione medica per migliorare le condizioni di cura del reparto, abbiamo formato centinaia di medici e infermieri, abbiamo sensibilizzato mamme e giovani donne sulle corrette norme e pratiche nutrizionali e soprattutto con costanza, tenerezza e amore abbiamo conquistato la fiducia vincendo diffidenze e tabù.
Nel 2016 è stata costruita una nuova ala con 10 posti letto per la degenza e la cura dei bambini fortemente malnutriti.
Nel 2021 abbiamo potuto inaugurare un padiglione per la didattica nutrizionale per le mamme dei bimbi che vengono dimessi.

Non solo, ma grazie al rafforzamento dei centri sanitari attorno all’ospedale abbiamo anche contribuito alla creazione di un distretto sanitario che permette il trattamento dei casi lievi vicino ai villaggi e al contempo il riferimento dei casi gravi all’ ospedale. Ogni anno curiamo oltre 17000 bambini che spesso giungono anche da zone lontane in condizioni disperate e trasportati con mezzi di fortuna quasi sempre inadeguati. Abbiamo infatti necessità di migliorare il servizio dell’ambulanza.
È indimenticabile e da brividi per me, e per chi con me è venuto a Gulu a “toccare con mano”, l’emozione dei bambini curati che vengono a ringraziarmi ed è grande la soddisfazione di poter documentare ai donatori, come facciamo sempre, quanto importante sia stato il loro contributo.

Per continuare a salvare i bambini di Gulu ho davvero urgente bisogno del vostro aiuto.
Ecco come potete aiutarmi
Euro 50
Pacchetto farmaci per l’acquisto di tutti i medicinali necessari alla degenza
Euro 75
Pacchetto ossigeno per il riempimento di una bombola per salvare la vita a un bambino che viene ricoverato con infezione respiratoria acuta/grave
Euro 100
Pacchetto ambulanza per costi di trasporto, gestione, allestimento e carburante
Euro 150
Pacchetto letto per sostituire frequentemente materasso, traversina, lenzuola e per la necessaria e regolare manutenzione dei letti.
Dona anche tu!
Conto per donazioni:
Intesa San PaoIo
IBAN: IT72C0306909606100000060396
BIC: BCITITMM
Intestato a: Soleterre – Strategie di Pace
Causale: Ospedale Cuccia Gulu