Suso News intervista il Presidente AIGeDO 2021


L’INTERVISTA AL NUOVO PRESIDENTE
Al rinnovo della Presidenza di un organismo associativo è d’uopo ascoltare la voce del neo eletto per individuare quali siano le future “mosse” prendendo comunque spunto da quanto l’Associazione ha realizzato finora. Il neo presidente AIG, Carlo di Paolo, di cui diamo in questa pagina, un breve accenno biografico/professionale ha aderito volentieri all’invito di SUSONews a rispondere ad alcune domande.
Quali gli avvenimenti più significativi nel 2021?
Il calendario della Società prevede un anno pieno di momenti gnatologici tra i quali spicca il tradizionale Congresso Nazionale che sarà il 34° di questa gloriosa e storica associazione scientifica accreditata al Ministero della Salute.
Il Congresso, che speriamo possa vedere la partecipazione in presenza di molti soci, amici e colleghi, si svolgerà dal 16 al 18 settembre a Roma nella prestigiosa cornice del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali dell’Università Sapienza di Roma, ora guidata dalla Magnifica Rettrice Antonella Polimeni. Svolgeremo invece il nostro Convegno Nazionale in accordo e amicizia con la SIDO, società scientifica che sentiamo più vicina e non solo per affinità culturale. La manifestazione si terrà a Firenze dall’11 al 13 novembre in occasione del 52° Congresso Internazionale SIDO-AIDOR. Emergono inoltre il Corso annuale, che prevede incontri a distanza e in presenza anche teorico-pratici, dedicato quest’anno ad un argomento molto dibattuto: i rapporti tra Disordini Temporomandibolari e Ortognatodonzia. L’attività inizierà già dal mese di marzo con una serie di webinar monotematici, organizzati proprio in collaborazione con SUSO e che saranno condotti da oratori altamente qualificati su temi attuali e interessanti. L’offerta formativa annuale per i soci dell’Associazione è dunque
molto ampia e articolata e quelli che ho esposto sono solo i principali avvenimenti del 2021. Tutti i dettagli sui programmi e sulle modalità di partecipazione si possono trovare sul sito della società in costante aggiornamento per grafica e contenuti https://www.aignatologia.it/.
In che direzione il nuovo presidente pensa di poter orientare la navicella gnatologica nell’anno 2021?
La Gnatologia non ha bisogno di particolari orientamenti. Cercherò di mantenere ben salda la rotta coniugando la tradizione con il continuo aggiornamento delle conoscenze basate sull’evidenza clinica e scientifica. A questo proposito segnalo una vera e importante novità che verrà nel dettaglio analizzata in un apposito spazio. Ossia la modifica della denominazione dell’Associazione, già approvata all’unanimità dal Consiglio Direttivo. L’Associazione Italiana di Gnatologia diventa infatti Associazione Italiana di Gnatologia e Dolore Orofacciale, ribadendo in modo chiaro come sia proprio la Gnatologia ad occuparsi per competenza e per inquadramento normativo anche di questi quadri patologici.
Sempre metaforicamente, si possono individuare venti che potrebbero scuoterla o portarla fuori rotta?
Fuori rotta certamente no, ma, purtroppo, mi corre l’obbligo, come presidente dell’Associazione italiana che la rappresenta, sottolineare che esiste un indirizzo di corrente non troppo gradevole, che tende a sottolineare la gnatologia come qualcosa di non attuale o addirittura di sorpassato. La gnatologia è invece una disciplina quanto mai presente, in fase
di costante crescita sia da un punto di vista delle conoscenze, in continuo aggiornamento, sia delle competenze che abbracciano campi intra e interdisciplinari sempre più vasti. Tutto questo non è affatto in contrasto con la tradizione, che, non è, come magari si è portati a credere, solo mantenere lo sguardo rivolto al passato ma è la consapevolezza di avere solide fondamenta sulle quali costruire sia le conoscenze del presente sia le basi del futuro. Nella nostra associazione sono presenti tra i migliori clinici e ricercatori di livello nazionale e internazionale e il nostro Paese è ottimamente rappresentato a livello mondiale in alcune delle competenze gnatologiche. Sono convinto che solo una collaborazione costruttiva tra tutte le componenti possa far crescere questa disciplina a noi così cara.
A pochi anni dalla rinascita dell’AIG, a che punto è la fusione delle varie anime gnatologiche?
Ho avuto la fortuna di succedere ad un Consiglio ottimamente governato da Francesco Ravasini che ha condotto la società attraverso questo delicato passaggio. Il Consiglio e la Presidenza del
2021 rappresentano il primo vero esordio della nuova AIG che, come detto, si caratterizza da subito con l’aggiornamento della sua denominazione. La AIG, che nasce dalla volontà di fusione di varie società di interesse gnatologico, è proprio l’emblema dei concetti che esprimevo prima. Essa infatti, rappresenta molto bene quel ponte tra tradizione e innovazione necessario per lo sviluppo di una disciplina “liquida” e piena di sfaccettature come la Gnatologia, e in questa direzione le diverse anime, nel massimo rispetto reciproco e ognuna con le proprie caratteristiche, stanno ormai diventando una sola. La diversità non è un ostacolo bensì un arricchimento per tutti, esattamente come avviene nella società civile contemporanea.
Collegata alla precedente è un’altra domanda, che richiama la storica frase (l’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani). Anche l’AIG è fatta, ma bisogna fare gli gnatologi?
Il compito di questa Associazione e di chi la rappresenta è proprio quello di trasmettere questo senso di evoluzione e di entusiasmo a tutti coloro che lavorano e collaborano in ambito gnatologico. In primis chiaramente gli odontoiatri, gli odontotecnici, i chirurghi maxillo-facciali, ma anche molte branche mediche, psicologiche e delle professioni sanitarie come ad esempio l’igiene orale e soprattutto il vasto campo della riabilitazione. In particolare è necessario trasmettere questo messaggio ai giovani per farli appassionare ad una scienza come la Gnatologia
che, esattamente al contrario di come si vuol far credere, è molto attuale, necessaria e applicabile in ogni momento della pratica quotidiana. Direi che “gnatologo” è un modo di essere, di ragionare e di comportarsi che permette, a chi lo acquisisce, di affrontare le sfide professionali utilizzando pratiche cliniche chiare e scientificamente valide. Molte delle procedure che oggi vengono proposte tendono a semplificare e spesso mettono l’estetica come primo obiettivo ma per uno gnatologo non può esserci estetica senza salute! La Gnatologia è la disciplina che si occupa di garantire la salute dei pazienti. Salute intesa come quella condizione di benessere fisico e psichico basata su uno stato di fisiologica funzionalità dell’organismo. Solo partendo da questa base sarà possibile ottenere risultati clinici validi e stabili nel tempo. L’aforisma che caratterizza il 2021 è: “Conoscere per fare….From function to smile!”
Cosa apprezza delle passate gestioni e cosa invece si sarebbe potuto portare avanti?
È proprio grazie alle passate gestioni se oggi abbiamo una Società più forte e coesa pronta ad affrontare le affascinanti sfide che abbiamo di fronte. L’esperienza del presente è basata sul passato e solo dal confronto con questo è possibile costruire le basi del nostro futuro. Per cui ringrazio coloro che hanno consentito con il loro lavoro e con la loro disponibilità di poter essere oggi alla guida dell’AIGeDO (la nuova denominazione ndr.). Farò del mio meglio, insieme al consiglio e a tutti coloro che collaborano con noi, per condurre l’associazione verso i successi che merita. Qualcuno ha espresso l’opinione che un anno di mandato presidenziale non sia sufficiente per dei risultati che si vorrebbero ottenere. Lei che ne dice?
Da un certo punto di vista avere a disposizione un solo anno di mandato potrebbe, in effetti, essere considerato un periodo troppo breve o comunque non sufficiente per consentire ad alcuni
progetti presidenziali di arrivare a compimento. E forse anche lo è. Ma la nuova società è stata progettata con uno statuto differente dal precedente. La riforma della AIG ha messo al centro del progetto la società e non i singoli presidenti , privilegiando una visione in cui la continuità pluriennale è considerata più importante del singolo mandato. Già dallo scorso anno, infatti, sono noti i presidenti del 2022 e del 2023 e questo consentirà di sviluppare programmi di medio-lungo periodo dando alla società un respiro più ampio. La nuova associazione è appena nata e alcuni meccanismi devono essere ancora perfezionati , così come devono essere realizzati alcuni piccoli aggiornamenti statutari. Ma dal continuo confronto tra i presidenti e con l’aiuto prezioso e indispensabile del Consiglio sono sicuro che si otterranno grandi risultati. Non si deve poi dimenticare l’apporto fondamentale che la Segreteria gestita dalla sig.ra Marina Tofaletti, rappresenta per il buon funzionamento della società. Se poi, nel futuro, si volessero coniugare il ritorno al mandato biennale con la continuità progettuale, sarà certamente un approfondimento che affronteremo insieme in modo costruttivo.